Aida (1871)

Prima rappresentazione: Il Cairo. Teatro dell`Opera, 24 dicembre 1871

Librettista: Antonio Ghislanzoni

Personaggi e interpreti
Aida: (soprano) Antonietta Anastasi-Pozzoni; Radamès: (tenore) Pietro Mongini; Amneris: (mezzosoprano) Eleonora Grossi; Ramfis: (basso) Paolo Medini; Amonasro: (baritono) Francesco Steller; il re: (basso) Tommaso Costa; una sacerdotessa: (soprano) Marietta Allevi; un messaggero: (tenore) Luigi Stecchi-Bottardi

Direttore d’orchestra: Giovanni Bottesini

La vicenda si svolge nell’antico Egitto

Il contesto storico-politico

Introduzione all’ascolto

“Gloria dell’Egitto”, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Concerto di Natale 2010

--

ATTO I
Scena I

Ramfis, gran capo dei sacerdoti, e Radamès, coraggioso capitano dell’esercito faraonico, condividono la preoccupazione per l’imminente attacco degli Etiopi. Iside ha indicato colui che guiderà l’esercito egiziano e Radamès spera in cuor suo di poter essere lui il prescelto, per coprirsi di gloria e restituire patria e dignità ad Aida, la donna che, corrisposto, ama segretamente.
Aida, figlia del re d’Etiopia Amonasro, è stata ridotta in schiavitù e si trova nelle mani degli Egiziani, al servizio di Amneris, figlia del faraone, anch’ella innamorata di Radamès. Un messaggero annuncia che gli Etiopi stanno per attaccare Tebe e il re, seguito da guardie, ministri e sacerdoti, annuncia che Radamès è l’eroe designato. Aida è combattuta tra l’amore per il suo popolo e il padre e la passione per Radamès.
Scena II
All’interno del tempio di Vulcano, durante la cerimonia di propiziazione e le danze mistiche, Radamès riceve da Ramfis la spada consacrata.

ATTO II
Scena I

Nelle sue stanze, Amneris per mettere a nudo i sentimenti di Aida, inganna la schiava dandole il falso annuncio della morte di Radamès sul campo di battaglia. La donna, disperata, lancia un grido di dolore. La figlia del faraone scopre in Aida la sua rivale e giura di vendicarsi.
Scena II
Dopo aver sconfitto gli Etiopi, acclamato dalla folla, Radamès riceve da Amneris il serto della vittoria, mentre il faraone gli promette di soddisfare ogni suo desiderio. Il generoso condottiero chiede allora che vengano liberati i prigionieri nemici, non sapendo che tra loro vi è anche Amonasro, padre di Aida. Per le proteste dei sacerdoti non verranno però liberati Aida e un guerriero, in realtà che giura di aver sepolto il re degli Etiopi. A Radamès viene infine promessa la mano di Amneris, mentre Aida piange il proprio destino e il re degli Etiopi giura vendetta.

ATTO III
Amneris, alla vigilia della cerimonia, si reca a pregare al tempio di Iside. Nel frattempo Amonasro, che ha scoperto l’amore tra la figlia e Radamès, impone alla donna di farsi rivelare i piani di battaglia degli Egiziani. Aida prima rifiuta, ma poi cede alle minacce del Padre. Nel colloquio con Radamès riesce a farsi rivelare il sentiero che percorreranno le truppe egizie. Amonasro, esultante, esce allora dal nascondiglio, mentre Radamès si rende conto di avere tradito senza volere il suo popolo. Sopraggiunge Amneris con Ramfis: Radamès, dopo aver fatto fuggire l‘amata con il padre, si consegna al gran sacerdote per espiare il tradimento, sia pure involontario.

ATTO IV
Scena I

Amneris ordina che le sia portato il prigioniero ed esorta Radamès a rinunciare ad Aida, in cambio della salvezza. Ma Radamès, deciso a morire per la perdita dell’amante, rifiuta qualsiasi aiuto: è condotto davanti al tribunale dai sacerdoti ed è condannato a essere sepolto vivo.
Scena II
La scena è doppia: sopra, l`interno del tempio di Vulcano, sotto la cripta dove Radamès sarà murato vivo. Sull’ingresso del sepolcro viene calata una grossa pietra, mentre il condottiero invoca il nome dell’amata: improvvisamente, come in un sogno, compare Aida, che ha deciso di sacrificarsi al suo fianco. Serenamente affrontano insieme l’atroce destino mentre Amneris, nel tempio, invoca la pace.