Alzira (1845)

Prima rappresentazione: Napoli. Teatro San Carlo, 12 agosto 1845

Librettista: Salvadore Cammarano

Personaggi e interpreti
Alvaro: (basso) Marco Arati; Gusmano: (baritono) Filippo Coletti; Ovando: (tenore) Luigi Cesi; Zamoro: (tenore) Gaetano Fraschini; Ataliba: (basso) Michele Benedetti; Alzira: (soprano) Eugenia Tadolini; Zuma: (mezzosoprano) Maria Salvetti; Otumbo: (tenore) Francesco Rossi

La scena è in Perù. Epoca: metà del XVI secolo

Il contesto storico-politico

Introduzione all’ascolto

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PROLOGO – Il Prigioniero
Zamoro è a capo di una tribù di Peruviani che si oppone all’oppressione spagnola, ed è invaghito della bella Alzira. Durante uno degli scontri Zamoro viene creduto morto, e i Peruviani catturano l’anziano governatore Alvaro per vendicarsi, ma Zamoro torna all’improvviso e libera il vecchio. Quando Otumbo informa Zamoro che Alzira e il padre di lei Ataliba sono stati fatti prigionieri, questi decide di liberarla.

ATTO I – Vita per vita
Intanto Gusmano, figlio dell’ormai troppo vecchio Alvaro, prende il comando delle truppe spagnole e stipula una pace con le tribù, chiedendo la mano di Alzira. La ragazza, ancora fedele all’amato e certa che egli non è morto, rifiuta, resistendo alle pressioni del padre Ataliba, a cui Gusmano ha imposto di cercare di convincerla. Zamoro riesce a introdursi presso gli spagnoli e può riabbracciare Alzira, ma viene sorpreso e fatto arrestare da Gusmano. Alvaro intercede per il guerriero che gli aveva salvato la vita, e Zamoro viene così liberato e può riunirsi alle sue truppe.

ATTO II – La vendetta di un selvaggio
Zamoro cade ancora prigioniero in un successivo scontro e viene condannato a morte. Alzira promette a Gusmano di concedersi se libererà l’amato. Zamoro però riesce a fuggire, travestendosi da soldato spagnolo; venuto a conoscenza dei preparativi per le nozze tra Gusmano e Alzira, ritorna al palazzo e riesce a pugnalare mortalmente l’odiato rivale. In punto di morte Gusmano si pente del male che ha fatto, rivela a Zamoro che Alzira aveva accettato le nozze solo per salvare Zamoro stesso, benedice la coppia e infine spira ricevendo dal padre un’ultima benedizione.