Corrispondenza

Questa sezione del Portale annovera al momento le lettere che Verdi scrisse agli amici Cesare De Sanctis, Vincenzo Luccardi e Giuseppe Piroli, conservate presso l’Accademia nazionale dei Lincei, a cui si aggiungLa firma di Giuseppe Verdiono quelle dirette all’impresario Giulio Ricordi, custodite presso l’Archivio storico Ricordi. La sezione verrà man mano implementata nel prossimo futuro acquisendo le lettere indirizzate ai tanti altri corrispondenti del Maestro.

«[...] Ed intanto il Governo pensa ad aumentare le imposte, a far Strade Ferrate non di prima necessità col pretesto di dar lavoro alla gente? È veramente uno scherno. Ma per Dio se avete milioni, spendeteli a fare tutti i lavori ai fiumi prima che ci allaghino tutti! Poveri noi, in che mani siamo!... O ambiziosi, o ignoranti». Non sono, quelle appena citate, le invettive di un battagliero ecologista italiano del XXI secolo, bensì le amare considerazioni che Verdi scrisse in una lettera dell’11 giugno 1879 all’amico Giuseppe Piroli. L’epistolario verdiano – proprio perché costellato da sorprendenti, quanto attualissimi punti di vista che il Maestro ebbe modo di esprimere sulla realtà circostante – svolge un ruolo cardine nella definizione di un profilo biografico incentrato sull’uomo a tutto tondo che sta dietro la sua abbagliante produzione artistica. Dalla splendida lettera in difesa di Giuseppina Strepponi – vittima del pregiudizio bigotto dei Bussetani – fino alle boutades sui progressi nel gioco del biliardo con l’amico Luccardi, il Verdi che emerge dall’epistolario è un uomo di straordinaria complessità, che sfugge a qualsiasi rigida definizione. Accanto alle pagine più intime e a quelle politicamente impegnate, le lettere che Verdi scambiò con i propri collaboratori (librettisti, impresari, cantanti, editori) gettano uno sguardo privilegiato sia sull’artigianale modus operandi del Maestro, sia dietro le quinte dell’affascinante realtà del teatro d’opera, in un fluttuare continuo fra critiche spietate, incomprensioni, litigi, ma anche amicizie generose e slanci filantropici.

A completamento di questa sezione si ricorda che l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani sta pubblicando l’edizione critica del carteggio verdiano di cui sono al momento usciti otto volumi riguardanti rispettivamente Verdi- Boito (Parma 1978, voll. 2), Verdi-Ricordi, 1880-1881 (Parma 1988), Verdi- Ricordi, 1882-1885 (Parma 1994), Verdi-Cammarano 1843-1852 (Parma 2001), Verdi-Ricordi, 1886-1888 (Parma 2010), Verdi-Somma (Parma 2003), Verdi-Luccardi (Parma 2008), Verdi-Morosini, 1842-1901 (Parma 2013). Per i riferimenti bibliografici completi cfr. www.studiverdiani.it.