Escudier Léon

amore_164Léon Escudier

(Castelnaudary, Aude, 17 settembre 1821 – Parigi, 22 giugno 1881) Giornalista, editore e impresario, diresse dal 1838, insieme a sua sorella Marie-Pierre, il periodico settimanale «La France musicale», dedicandosi in particolar modo alla gestione di un ufficio, il Bureau Central de la Musique, con annessa agenzia lirica e drammatica per cantanti e compositori. Nel 1845 i fratelli Escudier tradussero in francese Ernani (andò in scena al Teatro della Monnaie di Bruxelles col titolo Le proscrit, ou le Corsaire de Venise) e acquisirono i diritti editoriali di tutte le opere di Verdi, eccezion fatta per Nabucco, di proprietà dell’editore Schoeneberger. Nel 1860 le carriere professionali dei due fratelli si separarono e Léon, oltre a mantenere l’ufficio e a fondare la rivista «L’Art musical», assunse la gestione del Théatre Italien, convincendo Verdi a mettere in scena Aida (20 aprile 1876) e a dirigere la Messa da Requiem. I rapporti tra Escudier e Verdi furono compromessi dal tentativo dell’editore transalpino di approntare una traduzione in francese di Aida, operazione precedentemente portata avanti dallo stesso Maestro con l’aiuto di Nuitter. A questo incidente diplomatico si aggiunse il tracollo finanziario di Escudier (peraltro presagito da Verdi in una lettera a Tito e Giulio Ricordi datata 28 aprile 1876), che gli impedì di liquidare le somme dovute al Bussetano. Il 22 marzo 1880 andò in scena all’Opéra Aida in francese e Verdi – nonostante avesse presenziato all’evento – preferì non incontrare il proprio editore in terra di Francia. L’anno successivo l’acredine maturata nei confronti di Escudier non impedì a Verdi, venuto a conoscenza della morte dell’editore, di elargire un contributo economico alla vedova indigente. L’editore Ricordi nel 1882 si aggiudicò all’asta il fondo Escudier, acquisendo i diritti per stampare in Francia Don Carlos e Simon Boccanegra, ma non Messa da requiem e Aida.