Precedendo di due settimane l’apertura del Canale di Suez, il teatro cairota, progettato dall’architetto Pietro Avoscani, venne inaugurato il I° novembre 1869 con la rappresentazione di Rigoletto, sotto la direzione d’orchestra di Emanuele Muzio. Verdi in tale occasione, su proposta di Ismail Pascià, avrebbe dovuto comporre un inno celebrativo, ma rifiutò seccamente la proposta. Due anni più tardi, al contrario, il Maestro accettò di mettere in musica un libretto di Ghislanzoni, Aida, opera monumentale diretta da Giovanni Bottesini, che debuttò al Teatro khedivale il 24 dicembre del 1871. Verdi non assistette alla “prima” di Aida e, secondo Stefano Stivelli, componente dell’orchestra cairota, tale defezione si spiega con il terrore che il lungo viaggio in nave suscitava nel Maestro: «Non venne al Cairo per una ragione molto semplice: la paura della traversata. Ed egli stesso lo disse al M. Rossi ed a me, qui a Parma – Cär i mè ragass, i’ ò vü paura ed cla bendèta pòcia!» (Cari i miei ragazzi, ho avuto paura di quella benedetta pozza!).