Fu edificata su un terreno acquistato nel 1889 alle porte di Milano da Giuseppe Verdi col preciso intento di fondarvi una casa di riposo per musicisti. Dapprima Opera Pia, fu riconosciuta Ente Morale con Regio Decreto del 31 dicembre 1899. Fu tra le opere principali dell’architetto Camillo Boito, e lo stesso Verdi la considerò la propria “più bella opera”. L’istituto, oggi quasi al centro della città, costituisce manifestazione tangibile della grande sensibilità sociale e culturale di Verdi e costituisce un importante punto di riferimento per gli artisti del teatro lirico in età avanzata, cui offre assistenza completa. Comprende anche uno speciale museo verdiano e conserva nella Cappella aperta sul cortile interno i resti mortali del compositore stesso e di quelli della consorte Giuseppina Strepponi.