Ha sede presso la casa di Antonio Barezzi, notabile bussetano appassionato di musica. Verdi vi si trasferì nel 1831, per poter meglio seguire gli studi pianistici della sua allieva e futura moglie Margherita Barezzi. Restaurato di recente, in modo da rispecchiare il suo primitivo stile ottocentesco, il museo contiene, tra l’altro, il pianoforte del Maestro e svariati cimeli, come la bacchetta utilizzata da Arturo Toscanini per dirigere il suo concerto in memoria di Verdi nel 1926.