Provesi Ferdinando

Ferdinando ProvesiFerdinando Provesi

(Parma, 20 aprile 1770 – Busseto, 26 luglio 1833) Fu l’insegnante di musica più autorevole dal quale prese lezioni Giuseppe Verdi prima che quest’ultimo si trasferisse a Milano. Un Verdi appena undicenne, ammesso in quello stesso anno al ginnasio di Busseto, frequentò i corsi di contrappunto e composizione tenuti da Provesi, il quale all’epoca rappresentava il principale animatore della vita musicale del piccolo centro parmense. È nell’estate del 1816 che Provesi, insieme al futuro suocero di Verdi, Antonio Barezzi, fondò a Busseto una nuova Società Filarmonica, per imprimere un rinnovato slancio alle gracili istituzioni musicali cittadine. Compositore, intellettuale tout court (ai suoi allievi musicisti impartiva anche lezioni di Filosofia e nel 1823 insegnò Umanità e Retorica nel ginnasio) e didatta (dal 1820 ricoprì l’incarico di maestro di cappella della Collegiata di S. Bartolomeo e dal 1821 insegnò presso la scuola di musica del Monte di Pietà), Provesi fu anche direttore di banda e organista a Soresina, Cremona e nella stessa Collegiata di S. Bartolomeo di Busseto, all’interno della quale, alla sua morte sopraggiunta il 26 luglio 1833, scaturì la celebre querelle tra «ferrariani» (dal nome dello sfidante Giovanni Ferrari) e «verdiani» per la successione. Oltre che allievo, a partire dal 1829 – ne sono testimonianza numerosi manoscritti di composizioni, soprattutto sacre – Verdi divenne collaboratore di Provesi. Quando, sempre nel 1829, Verdi fece domanda per un impiego da organista a Soragna (peraltro con esito negativo), Provesi allegò alla missiva una sua lettera di raccomandazione, specificando che il giovane era già da quattro anni suo allievo. Proprio sotto l’apprendistato con Provesi, Giuseppe Verdi compose una sinfonia per il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, eseguita per la prima volta in pubblico nel teatro della Rocca di Busseto nel 1828. Il 22 maggio 1832 fu proprio Provesi ad accompagnare il diciottenne Giuseppe Verdi nella sua prima avventura milanese, in preparazione dell’esame di ammissione al conservatorio.